UNICEF PAVIA
Il Comitato Provinciale di Pavia per l’ UNICEF partecipa a “Imagine.Pavia”
proseguendo le attività di promozione dei diritti dei bambini all’interno delle scuole
e organizzando una specifica giornata di partecipazione e protagonismo dei bambini delle scuole materne ed elementari insieme ai loro genitori, nonni, familiari ed amici.
Si ipotizza un momento collettivo da tenersi all’interno del cortile del Castello Visconteo
( così come già avvenuto nel recente passato con le manifestazioni “mille papaveri rossi “ e “città amiche dei bambini”) dove i partecipanti daranno vita - con la consueta fantasia, allegria e genialità dei bambini - ad una serie di momenti di coinvolgimento
e sensibilizzazione a beneficio di tutti e di ciascuno.
Si immaginano una serie di atti simbolici di vario genere e natura artistico-espressiva:
• inaugurazione della mostra dei lavori realizzati nelle scuole sul tema dei sogni
e della pace
• costruzione di un gigantesco puzzle sul tema della pace, da realizzarsi in progress
nel cortile del castello, attraverso il posizionamento di centinaia e centinaia di piccoli
“simboli” di pace realizzati dai bambini con le loro famiglie.
• organizzazione di una speciale merenda collettiva, da Guinness dei primati,
in collaborazione con le associazioni di categoria: “la torta di pane più grande
del mondo per augurare a tutti i bambini del mondo pace e .... ”
• piantumazione, reale e collettiva, di un “albero della pace” da mettere a dimora
nel parco del Castello come “memoria” della giornata.
Il senso di questa iniziativa è riconoscere il ruolo ed il diritto dei bambini di Pavia
e di ogni parte del mondo ad essere protagonisti nella reale costruzione di una cultura di pace, di dialogo ed amicizia tra i popoli, che John Lennon ha celebrato in modo così poetico nelle sue canzoni.
E’ partire dalla loro intelligenza e sensibilità che ci ricordano costantemente che
per il “popolo dei bambini” non esiste né primo né terzo mondo ma un solo, amato
e fragile pianeta di cui facciamo tutti parte come membri dell’unica famiglia umana.
E’ ricordare a noi adulti la responsabilità nei confronti delle nuove generazioni così come recita un famoso proverbio africano: “ il mondo non ci è dato in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli”.
proseguendo le attività di promozione dei diritti dei bambini all’interno delle scuole
e organizzando una specifica giornata di partecipazione e protagonismo dei bambini delle scuole materne ed elementari insieme ai loro genitori, nonni, familiari ed amici.
Si ipotizza un momento collettivo da tenersi all’interno del cortile del Castello Visconteo
( così come già avvenuto nel recente passato con le manifestazioni “mille papaveri rossi “ e “città amiche dei bambini”) dove i partecipanti daranno vita - con la consueta fantasia, allegria e genialità dei bambini - ad una serie di momenti di coinvolgimento
e sensibilizzazione a beneficio di tutti e di ciascuno.
Si immaginano una serie di atti simbolici di vario genere e natura artistico-espressiva:
• inaugurazione della mostra dei lavori realizzati nelle scuole sul tema dei sogni
e della pace
• costruzione di un gigantesco puzzle sul tema della pace, da realizzarsi in progress
nel cortile del castello, attraverso il posizionamento di centinaia e centinaia di piccoli
“simboli” di pace realizzati dai bambini con le loro famiglie.
• organizzazione di una speciale merenda collettiva, da Guinness dei primati,
in collaborazione con le associazioni di categoria: “la torta di pane più grande
del mondo per augurare a tutti i bambini del mondo pace e .... ”
• piantumazione, reale e collettiva, di un “albero della pace” da mettere a dimora
nel parco del Castello come “memoria” della giornata.
Il senso di questa iniziativa è riconoscere il ruolo ed il diritto dei bambini di Pavia
e di ogni parte del mondo ad essere protagonisti nella reale costruzione di una cultura di pace, di dialogo ed amicizia tra i popoli, che John Lennon ha celebrato in modo così poetico nelle sue canzoni.
E’ partire dalla loro intelligenza e sensibilità che ci ricordano costantemente che
per il “popolo dei bambini” non esiste né primo né terzo mondo ma un solo, amato
e fragile pianeta di cui facciamo tutti parte come membri dell’unica famiglia umana.
E’ ricordare a noi adulti la responsabilità nei confronti delle nuove generazioni così come recita un famoso proverbio africano: “ il mondo non ci è dato in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli”.