BED-IN PAVIA

Il 1 giugno 1969 nella stanza numero 1742 del Queen Elizabeth Hotel di Montreal, John Lennon e Yoko Ono registrarono Give Peace a Chance.
Ma quella fu quasi una propaggine della “manifestazione” che i due avevano iniziato
a marzo ad Amsterdam e che si svolgeva completamente in un letto.
Lo chiamarono “Bed-In”, fu la loro protesta mediatica contro la guerra in Vietnam,
che era in pieno svolgimento, e a favore della pace nel mondo. Per il nostro progetto
ci proponiamo un traguardomolto meno ambizioso, ma almeno un richiamo a quella esperienza è d’obbligo.Dunque il bed-in pavese potrebbe essere un gioco.

Due ipotesi (o varianti, non necessariamente alternative).


1) Posizionare, per tutta la durata della manifestazione, un letto matrimoniale bianco
in una libreria di Pavia. Semplicemente un luogo alternativo alle poltrone delle librerie per sedersi e leggere un libro.
Ai piedi del letto o accanto, si posiziona un cartello con la scritta “Give Book
a Chance”. Un invito alla lettura e alla cultura. Magari sul letto restano sparsi
alcuni libri in lettura.


2) Portare un letto matrimoniale bianco in ambienti simbolici di Pavia, interni e/o esterni, e metterloa disposizione di chiunque voglia sdraiarsi o sedersi per il tempo
di riflettere e scrivere un pensiero sul tema: “Give Job a Chance”.
Si tratterebbe di una installazione/performance che sensibilizzi sul tema del precariato. Un bed-in ironico ma su un tema importante (così come fu quello di John e Yoko).
Fogli, appunti, note e post-it possono essere lasciati sul letto o nei dintorni, così come fiori, fogli e strumenti riempirono quello originale. L’idea è far diventare quel letto
uno spazio condivisoe vissuto per la durata di un giorno

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