Ebbene sì, il sottomarino giallo non si vede più a Pavia.
Ma voglio subito rassicurare i piccoli (e grandi) lettori: questa non è una storia dal finale triste. Pare che limbarcazione sia in viaggio verso unaltra destinazione per ripetere
le sue grandi gesta su un altro fiume. Era nell'aria, adesso le voci si fanno più insistenti:
il nostro sottomarino giallo pare sia in viaggio per Londra.
Dal Ticino al Tamigi, un gran bel salto! Ma il nostro sarà sicuramente capace di affrontarlo senza nessuna paura. Guardate bene le immagini delle Olimpiadi, della cerimonia inaugurale di Londra 2012: forse riuscirete a intravederlo, con il suo colore brillante, nelle acque londinesi. Dicono anche che qualcuno, in quella occasione, leggerà le parole di Imagine di John Lennon tradotto in pavese. Beh forse questo
non è proprio vero. Ma un pezzo di Pavia ci sarà comunque a ricordare una delle più belle, delle più vissute, delle più partecipate manifestazioni della nostra città in questi anni. See you soon, sutmarin giald!
Gipo Anfosso
L'autobus svolta su viale lungo Ticino Sforza e subito un piccolo gruppetto di alunni accende una discussione: "ti dico che non c'è più!". "No, sono sicuro che c'è!" ... interessata mi avvicino e cerco di capire. Arrivati al ponte vecchio, il piccolo gruppetto, allunga il collo appiccicando i nasi al finestrino e delusi mi guardano, "Maestra, tu l'hai visto?" ed io "No, mi spiace, non c'è!" quindi, la vera domanda rimasta senza risposta è: "DOVE E' FINITO IL SOTTOMARINO GIALLO???"
Aiutateci a risolvere questo giallo "scomparso" grazie!
La maestra Elisa Gallese
Qui Imagine.Pavia. Ancora sotto l’effetto del pieno di emozioni di una piazza della Vittoria – sabato 12 maggio - piena di musica e di facce sorridenti dal pomeriggio
fino a notte. Un progetto partito quasi in sordina da Spaziomusica , Downtown Studios, UNICEF, Glifo Associati, Da.Ma comunicazione, C.A.F.E, Epochè, Associazione Il Demetrio che è progressivamente diventato un esempio di cultura diffusa e partecipata.Una cultura che nasce dagli incroci di persone e di idee e che,
più che di grandi budget ( per le spese vive – minime rispetto alla mole delle iniziative realizzate – è bastato un pezzo della mia liquidazione) ha bisogno di creatività
di passione, di entusiasmo e di condivisione.
L’Università, il Provveditorato, il Comune e la Provincia di Pavia, i Beatlesiani d’Italia hanno dato il Patrocinio. Il Comune ha anche concesso l’uso gratuito del palco
per i concerti di sabato. Tutto il resto lo hanno costruito bambini e maestre, studenti
e professori ( anche quelli universitari), i musicisti, i vogatori, i panificatori,
gli animatori teatrali, i giovani registi….
Così sono nate le lezioni-concerto nelle scuole, le canzoni scritte in esclusiva,
le “reinterpretazioni” di Imagine nei dialetti, la sciarpa lunga un mondo (al Broletto sabato sera: un effetto incredibile!), gli spettacoli teatrali, i filmati, i testi di “La mia prima volta con John Lennon”, il Lennon in barocco in Università, il BED IN di studenti
e ricercatori, il pomeriggio con l’Unicef in Castello, la torta di pane più grande del mondo, il sutmarin giald (corre voce che potrebbe addirittura sbarcare sul Tamigi..)
Perfino il tempo – quello atmosferico – è stato sempre dalla nostra parte.
E che dire della risposta dei negozianti di Pavia? Sono lì da vedere le tante vetrine beatlesiane (quante non si sa: abbiamo perso il conto) costruite con una passione
e una capacità inventiva che hanno colpito tutti. Un ruolo importante l’ha svolto
la Provincia Pavese (grazie!) che, sin dall’inizio, ha seguito e dato ampio spazio
a tutte le iniziative.
E non è finita. Il 3 giugno al PalaRavizza la Società Ginnastica pavese farà un omaggio alla pace e a John Lennon. E poi in autunno: un convegno sulla rivoluzione grafica degli anni ‘70, un “reading per John”, un report per incrociare tutto quello che Imagine.Pavia ha generato in città.
Vi aspettiamo, come sempre.
Daniela Bonanni,
Coordinatrice di Imagine.Pavia
la "città per John Lennon"
a questo indirizzo.