Un importante riconoscimento per “Imagine.Pavia … di pace e di diritti, di sogni e sognatori: una città per John Lennon”, il Progetto che, a cavallo tra il 2011 e il 2012, ha coinvolto e unito l’intera città attraverso le visioni e le utopie del grande sognatore del rock. Gli occhialini alla John, il sutmarin giàld, Imagine nei dialetti e in tante lingue straniere, il BED IN, la sciarpa lunga un mondo, Lennon in barocco…
E 42 testi de "La mia prima volta con John Lennon", ora raccolti e pubblicati nel libro "Immagina una città", a cura di Marco Denti, edito da Feltrinelli, come allegato del dvd "Lennon in New York" di Michael Epstein, in uscita il 19 giugno.
A dare il via è la “prima volta” di Rolando Giambelli (Beatlesiani d’Italia Associati).
A seguire i testi di: Guido Affini, Roberto Aglieri , Gipo Anfosso, Ellade Bandini, Massimo Bernuzzi, Manuela Bertuletti, Roberta Boccacci, Massimo Bocchiola, Paolo Bonfanti, Riccardo Bonomi, Elena Borrone, Guido Bosticco, Franca Bottaro, Carlo Botteri ,
Flavio Brighenti, Michela Buccellati , Matteo Callegari , Maria Teresa Camera,
Roberto Caselli, Vittorio Cucchiarelli, Alberto Ferrari, Pierangela Fiorani, Matteo Garlaschi , Marta Miola, Marco Moraca, Silvio Negroni, Gianni Rava, Elio Repetto, Martina Rogledi, Fernando Rotondo, Brunetto Salvarani, Giorgio Scianna, Filippo Scilleri , Beniamino Sidoti, Furio Sollazzi , Giulia Sollazzi, Rosina Tallarico, Fabio Treves, Lorenzo Tringali, Betti Verri, Stefania Vilardo, Giovanni Vitrano
PRESENTAZIONI
- Mercoledì 19 giugno - alle ore 18.00 ci sarà la presentazione ufficiale alla
Feltrinelli di Pavia in via XX Settembre, alla presenza di molti degli autori dei testi.
- Sabato 22 giugno - ore 17.30 allo Zig Zag ( molto più di una libreria...) a San Donato Milanese.
- Domenica 23 giugno dalle ore 18.00 grande serata a Spaziomusica Pavia - via Faruffini, 5 perch´ è da lì che tutto è partito, da “A day in the life: John Lennon revisited”, lavoro discografico di 24 band pavesi ideato e prodotto da Downtown Studios e Spaziomusica nel 2010, a 30 anni dalla morte di John Lennon.
Sarà quindi festa grande con musica, letture e, come nella migliore tradizione di Spazio, salamelle, birra e barbera…
Dalle note di copertina:
Poche volte nella storia una generazione di giovani ha avuto l’occasione di passare la linea d’ombra della vita al fianco degli idoli della propria adolescenza, come i fan dei Beatles hanno potuto fare con John Lennon, da onnipotente icona del rock a uomo in carne e ossa e padre di famiglia.
LennoNYC è la storia della vita di John Lennon negli anni Settanta, subito dopo la fine dei Fab Four, e una lettera d’amore alla New York che allora l’accolse, quella del Greenwich Village e della svolta artistica di uno dei più grandi geni della musica del Novecento.
Perché la morte può fare tutto, tranne che oscurare un Mito.
Il libro Immagina una città, a cura di Marco Denti, pp. 96
Prima John Lennon trova la sua utopia a New York, incastrata tra il Watergate e infiniti filamenti di rock’n’roll. Poi un’intera città si unisce nel nome di Imagine, delle sue visioni e per ricordare la sua “prima volta” con John Lennon. In collaborazione con Imagine. Pavia. Di pace e di diritti, di sogni e sognatori: una città per John Lennon.
IN ALLEGATO: l'introduzione a cura di Marco Denti e Daniela Bonanni e la "prima volta con John Lennon" di Rolando Giambelli (Beatlesiani d'Italia Associati).
info: Daniela Bonanni 338 6278221
Iniziative ed eventi a chiusura del progetto Imagine.Pavia.
- la locandina
- il calendario degli eventi
di Imagine Pavia
… e Lennon lo nacque, direbbe Totò. Quando abbiamo realizzato, su invito di Daniela Bonanni, la copia del famoso sommergibile beatlesiano, mai avremmo immaginato di scatenare sui più sensibili una così forte attività onirica.
Chissà perché: per l’immaginario Beatles, perché non c’era mai stato un sottomarino sul Ticino? O semplicemente per il colore giallo? Va da sé che sono tanti
che richiedono a gran voce il ritorno di Yellow submarine… Ma non serve,o non basta, il barcone giallo per poter sognare, si può comunque, nella nostra piccola realtà, immaginare e volere una città più bella, più vivibile e più umana. Proviamoci.
Se poi dovesse servire, costruiremo 10, 100, 1000 sommergibili gialli;
o, più semplicemente, potremo far tornare lo stesso che in quei giorni di maggio
se ne è stato silenzioso a valle del ponte Coperto a chiedersi dove sta andando
la nostra città.
Capitano Schultz e il suo equipaggio.
Lettera inviata alla Provincia Pavese, 10 luglio 2012